Progetto fotografico artistico di Chiara Galliano“PER MANO, NEL VUOTO” (2010)

chiara galliano

‘Per mano nel vuoto’ nasce dal progetto fotografico artistico di Chiara Galliano, artista visiva e fotografa alessandrina nel team di progetto. Di seguito il concept dell’opera.

Analisi dell’opera:


Un lavoro emotivamente forte che tuttora mi fa rivivere le emozioni provate durante gli
scatti che ho realizzato nel Luglio 2010, un viaggio attraverso la mente del malato di
Alzheimer che ho vissuto con grande intensità, in pochi giorni, lasciandomi ispirare e
guidare dalle esperienze e dal vissuto delle persone che ne sono realmente affette, ma
soprattutto dai loro cari che li prendono per mano e li accompagnano giorno dopo giorno
nel loro solitario vagabondare.
Ho scelto di rappresentare con semplicità le tappe principali di questo viaggio senza
ritorno, utilizzando oggetti di uso comune ed ambienti a noi tutti famigliari proprio per
arrivare subito allo spettatore e dargli la possibilità di vivere lo scatto e di immedesimarsi
nella quotidianità del malato di Alzheimer e delle persone che lo accudiscono.
Questo lavoro è composto da 13 scatti, uno dei quali montato su installazione, ed è stato
esposto ad Art-Verona nell’Ottobre 2010 e successivamente alla Biennale di Video e
Fotografia Contemporanea di Alessandria “Disturbi e Disordini” – Aprile/Ottobre 2011,
viene portato nel 2012 ad Arles – Francia – in occasione della rassegna annuale d’arte
dedicata alla fotografia “Les rencontres d’Arles”, recentemente nel 2019 è stato
nuovamente esposto presso 2 sedi, la Residenza Nicola Basile di Alessandria e il Castello
Sofia di Bricherasio in Fubine Monferrato (AL).

IL PICCOLO2
IL PICCOLO

Perché “Per mano, nel vuoto”?


La mia opera artistica nasce con l’intento di smuovere le coscienze che ne fruiscono,
fungendo da ponte fra il silenzio nel quale sprofondano le persone affette da questa
patologia – demenza senile e Alzheimer – ed il mondo che li circonda, tentando di dare voce
al loro silenzio e di scuotere gli animi del pubblico.
Coloro che vivono la malattia, che la conoscono bene, come ad esempio i familiari o gli
operatori sanitari che accudiscono ed accompagnano quotidianamente il malato,
comprendono bene cosa significhi, ma arrivare al cuore – seppur per un breve momento –
di coloro che ne sono al di fuori per sensibilizzarli su questo tema, è il desiderio e lo scopo
più alto che mi pongo nel mostrare quest’opera, con la speranza di poter essere di aiuto
nell’incrementare l’attenzione su questa tematica e con essa l’attuazione di nuovi
provvedimenti atti a migliorare la qualità di vita dei malati e delle persone che li
circondano.
Non fu facile dare un titolo a quest’opera, ma quando portai a termine gli scatti e mi fermai
a ripensare su quanto avevo vissuto nel realizzarli, un’immagine chiara mi venne alla
mente e furono due i concetti chiave che sentii nel mio cuore: “accompagnare senza paura”
e “viaggio sospeso”.
Da qui “per mano” ad indicare “per mano ti accompagno, non avere paura, non sei solo
ci sono io al tuo fianco, so che puoi sentirmi” e “nel vuoto” ad indicare “non so dove sei e
dove mi porterai, ma ci affidiamo l’uno all’altro con fiducia e tutto andrà per il meglio”.
Per quanto incompreso e disperato possa essere il viaggio nell’ignoto che compie il malato,
l’importanza dell’assistenza e della partecipazione di coloro che lo accudiscono è
fondamentale.
Penso che questo pensiero racchiuda tutta l’opera e ne incarni l’essenza.

ISOLAMENTO

"Isolamento" – stampa b/n lambda 50x75 cm

La mancanza di messa a fuoco dell’immagine simboleggia l’introspezione.
Le sbarre sono metafora della prigione interiore cui sono costretti coloro che sono affetti da malattie
mentali come l’Alzheimer; la porta aperta oltre le sbarre simboleggia la via di fuga, l’uscita, la vita
intesa come libera da loro stessi costretti in gabbia dalla loro mente.
L’inquadratura ravvicinata e dal basso trasmette il desiderio struggente e avido di essere là fuori e al
contempo l’impossibilità di soddisfarlo perché più grande di loro stessi.

AMNESIA

"Amnesia" – stampa b/n lambda 50x75 cm.

Essere incapaci di ricordare. Le cornici vuote diventano simbolo del vuoto, del non contenuto che è
assenza. I ricordi svaniscono e quello che resta è solo un muro bianco sul quale sono appena visibili
gli spettri di ciò è svanito via.

LAMPADARIO

"Disorientamento" – stampa b/n lambda 50x75 cm

Improvvisamente perdere ogni punto di riferimento, perdere la propria percezione spazio-temporale.
E allora anche un oggetto come il lampadario di casa propria sembra estraneo, la mente vacilla,
l’equilibrio viene meno e il soffitto sembra crollarci addosso. Forte senso di inevitabile oppressione,
impotenza e confusione.

ABBANDONO

"Abbandono" – stampa b/n lambda 70x100 cm.

L’interminabile attesa che porta a uno stato di angosciante oblio e al conclusivo senso di abbandono.
L’ombra di un viso sul muro fissa incessantemente l’orologio che non ha lancette perché privato del suo significato da quella mente che un tempo, prima della malattia, era corpo e ragione, ma che ora
ne è solo il suo sbiadito riflesso.
La stabilità della scena sottolinea il trascorrere immobile del tempo.

LUCIDITA FULMINEA

"Lucidità fulminea" – stampa b/n lambda 50x75 cm

Aprire la porta e trovarsi in una stanza, il proprio riflesso in uno specchio, un ricordo di giovinezza
perduta, la breve ma intensa consapevolezza di ciò che si sta perdendo, della vita che ci sta
abbandonando, del nostro corpo che si sta deteriorando, sgretolandosi lentamente come la superficie
di un vecchio specchio.

IRREVERSIBILE

"Irreversibile" – stampa b/n lambda 50x75 cm

Malattia (pugno) VS Sanità (sfera)
La sfera luminosa e perfetta simboleggia la sanità mentale, l’equilibrio e la completezza della
ragione minacciata dal pugno che è simbolo dell’atto irrazionale che sta per scagliarsi su di essa,
compromettendone per sempre l’integrità.

STANZA1

"Stanza#1" – stampa b/n lambda 50x75 cm

La quotidianità, un ambiente privo di vita riflesso in uno specchio che ne diventa cornice,
imprigionandolo come a volerlo rendere eterno.
Non c’è possibilità di rianimazione, la solitudine e l’abbandono pervadono la scena che rimane
sospesa nell’oblio, nello spazio di una riflessione.

STANZA2

"Stanza#2" – stampa b/n lambda 70x100 cm

Il ricordo di un amore, di un’unione, di una promessa infranta.
E’ forte il sentimento di solitudine e di non appartenenza.
La sedia a metà sulla destra dell’inquadratura è ciò che se n’è andato, la sedia che appare vuota sulla
sinistra è ciò che resta, ma che lo specchio non riesce a riflettere perché, incompleta, non ha più
senso di esistere.

Le luci sono spente e gli oggetti mostrati dallo specchio sono ormai abbandonati, una pianta sfiorita
e dei dischi che un tempo erano la colonna sonora di una vita condivisa.

PROIEZIONE

"Proiezione" – dittico/installazione - stampa b/n lambda 20x30 cm

Quest’immagine prende ispirazione dal test psicologico proiettivo di Hermann Rorschach, psicologo
del XIX° secolo. Il test si compone in 10 tavole su ognuna delle quali vi è una macchia d’inchiostro
perfettamente simmetrica e proprio dall’interpretazione di questa deriva lo studio sulla personalità
dell’individuo.

SVUOTAMENTO

"Svuotamento" sequenza di 4 immagini – stampa b/n lambda 20x30 cm

La mente si svuota lentamente di tutto il suo sapere, le parole e il linguaggio volano via come
vecchie pagine di un libro ormai incapace di essere letto.
Resta però forte la lotta tra la conoscenza, pesante e consistente, e le parole che, leggere, volano via.
Per sottolineare ed evidenziare agli occhi dello spettatore l’argomento trattato, ho volutamente
illuminato alcuni termini che si possono leggere sul volume fotografato nella prima immagine della
sequenza.

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