Descrizione sintetica

In un’ottica di restituzione al territorio L’Abbraccio da tempo sviluppa progetti con la Casa di Riposo di Fubine M.to. A seguito delle attività intraprese abbiamo constatato quanto l’ingresso in una residenza per anziani sia destabilizzante. PER MANO NEL VUOTO si propone di migliorare la qualità di vita degli ospiti, affetti da demenze senili, ricoverati presso la Casa di Riposo di Fubine, attraverso un sistema integrato e coordinato di attività di animazione, attività psicologica e neuropsicologica. Il percorso prevede trattamenti individuali e di gruppo, monitorati con documentazione medica, fotografica e video per creare un iter di studio e ricerca sui benefici di tali metodologie; la realizzazione di un “giardino alzheimer” in un’area verde della struttura, per poter sviluppare attività in esterno, in un ambiente protetto, in cui gli ospiti potranno muoversi e tornare a compiere gesti conosciuti; un percorso di formazione ed ascolto dedicato ai caregivers.

Risposta al bisogno

PER MANO NEL VUOTO prevede un approccio alla demenza centrato sulla persona e sulla salvaguardia della suo benessere. L’uso di farmaci spesso dà scarsi risultati, perciò da tempo si ricercano terapie alternative che agiscano sulla sfera cognitiva, emozionale,relazionale e comportamentale dei pazienti con demenza moderata.

Le attività di progetto di gruppo e singole: valutazione psicologica e neurologica, laboratori di scrittura, pet terapy, giardinaggio, pittura, musica,stimolazione logica e multisensoriale, Memofilm, video personalizzati di circa 20 minuti esercizio di memoria, da ricerca su base scientifica effettuata in Italia ( V. Memofilm, la Creatività contro l’Alzheimer, Ed. Mimesis 2013 e https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=GnhSyhSQOVM&feature=youtu.be). (https://memofilmontheweb.wordpress.com/la-documentazione/).

Le attività sono monitorate con documentazione della psicologa, del neurologo e dei medici di struttura; fotografica e video creano un iter di studio sui benefici di tali metodologie per replicarle negli anni a venire. Sono inoltre previsti: un percorso di formazione per gli OSS interni alla struttura,poiché questa patologia un approccio individualizzato, cui parteciparanno anche i volontari e l’animatrice; uno sportello di ascolto per OSS e per le famiglie per accompagnarle nel decorso della malattia e cercare di alleviare il senso di smarrimento e dolore; la realizzazione di un giardino Alzheimer interno alla casa di riposo. Al termine del progetto è prevista l’organizzazione di un incontro informativo per restituire i risultati ottenuti.

Risultati: diminuzione stato di agitazione e confusione nei 15 anziani partecipanti, mantenimento il più possibile autonomia dell’ospite con demenza misurati con report psicologo/neurologo,medici di struttura e video; migliore approccio all’ospite da parte del personale OSS, misurato con questionario; partecipazione attiva di almeno 4 famiglie alle attività proposte, misurato con questionario.

Impatto sociale dei risultati attesi

Le attività previste dal progetto sono validate da studi pregressi ed a seguito del loro utilizzo si è rilevata una riduzione dei comportamenti non adattivi (Baker 2001; van Diepen 2002; Hope 1998; Long 1992); viene facilitata la comunicazione e l’interazione con persone che hanno evidenti difficoltà linguistico-espressive (Spaull 1998); non va sottovalutato come tramite l’approccio multidisciplinare con gli interventi sopra delineati, sia riscontrabile nella letteratura sanitaria una diminuzione dello stress nei caregivers, sia formali che informali (McKenzie 1995; Savage 1996), un importante dato per l’efficienza di una struttura assistenziale.
Per l’associazione L’Abbraccio poter agire positivamente sul benessere psicofisico delle persone è un’attività che da sempre ci vede impegnati. 

PER MANO NEL VUOTO ci permette di agire direttamente sul nostro territorio di riferimento e sulla Casa di Riposo, una struttura importante per questo territorio. Il progetto aumenta l’attrattività della struttura, strumento da utilizzare per veicolare sempre più maggiori informazioni sulle demenze senili e sui possibili approcci alternativi e delinea l’inizio di un percorso di sensibilizzazione del territorio per diventare una comunità dementia friendly.

Output: aumento del 20%, entro la fine del primo anno di progetto, di almeno due variabili tra: n. ospiti partecipanti alle attività; n. famiglie coinvolte; n. attività promosse; n. volontari coinvolti. Aumentare, negli anni seguenti, del 30% i risultati ottenuti.
Outcome: coinvolgimento attivo delle istituzioni territoriali, a partire dal Comune, per attivare buone pratiche da esportare fuori dalla Casa di riposo ed agire direttamente in famiglia; ottenere il riconoscimento di Comunità Amica delle Persone con Demenza, in Italia oggi sono 24 sparse in tutta la penisola, seguendo il modello per il processo di riconoscimento proposto dall’Alzheimer’s Society nel 2012 e ripreso dalla Federazione Alzheimer Italia.

FASI DEL PROGETTO

Prima valutazione neurologica

prima valutazione neurologica Il processo di valutazione del paziente demente è essenziale in qualsiasi setting clinico, anche se le finalità possono essere differenti. Oltre allo scopo specifico, la gravità della demenza è l’altro elemento che condiziona la scelta degli strumenti di valutazione. Non è, infatti, possibile utilizzare un set di strumenti uguali in ambiti diversi e con pazienti con livelli di severità di malattia differenti. Naturalmente, in relazione agli scopi ed al setting, potranno variare anche gli operatori coinvolti nel processo valutativo. La valutazione si ripeterà nei mesi di luglio e dicembre 2020.

Monitoraggio

Il monitoraggio è previsto mensilmente poiché prevede il controllo delle varie tipologie di attività, laboratori, sportello di ascolto, valutazione psicologica, e permette di intervenire istantaneamente su eventuali criticità si dovessero presentare. Durante il monitoraggio si utilizzeranno per la lettura dei risultati raggiunti i report compilati dalla psicologa, dal personale OSS e dall’animatrice. Sarà importante recepire Il grado di partecipazione sia in termini numerici che di soddisfazione o insoddisfazione di pazienti, familiari, volontari, per poter proseguire nello sviluppo delle varie attività nel modo più adatto e fruttuoso possibile.

Sviluppo attività laboratoriali

Ogni mese si organizza un calendario di attività cognitive e/o artistiche, individuali o di gruppo, concordate con lo psicologo ed il neurologo. Le attività previste toccano tutta la sfera sensoriale ed emotiva degli ospiti della casa di riposo partecipanti al progetto. Con il laboratorio di scrittura si lavora sul racconto ed il recupero della memoria, la pittura ed il giardinaggio attivano le abilità manuali, la musica rievoca, la stimolazione logica riattiva la capacità logica, la stimolazione multisensoriale rilassa.

Valutazione psicologica

Oltre che da deficit sul piano cognitivo e funzionale, la demenza è caratterizzata anche da comportamenti anomali causati da molteplici fattori psicosociali ed organici, disturbi comportamentali, la cui presenza causa la riduzione della qualità di vita del paziente e dei caregiver. In considerazione di questi aspetti è indispensabile comprendere le origini di tali sintomi comportamentali. Lo psicologo in rapporto 1/1 intervista il paziente, lo invita a raccontare, raccoglie le informazioni, lo monitora utilizzando tecniche di empowerment emotivo – motivazionale.

Sportello di ascolto

Con lo sportello di sostegno per chi assiste anziani con malattie degenerative si danno informazioni sulle malattie, indicazioni su come comunicare, relazionarsi e gestire il malato, su come fronteggiare i disturbi del comportamento, si dà ascolto e sostegno psicologico. Tenuto in alternenza dal dott. Vergnano, dalla dott. Deiana e dai volontari dell’Abbraccio, il dott. Di Menza e la psicologa, inizialmente prevede un incontro di 2 ore al mese, da febbraio 2020 a dicembre 2021. Ci si riserva la possibilità di aumentare i giorni e/o le ore in base alle necessità che si riscontreranno ed alle conseguenti richieste di incontro.

Formazione

Il percorso di formazione verrà attuato come da piano formativo allegato. Rivolto ai 15 OSS, ai volontari dell’Abbraccio e all’animatrice, per formare una squadra di persone che a possa interagire con tutti gli aspetti della persona affetta da demenza senile. Formazione in aula, due incontri da tre ore ciascuno,ripetuti 2 volte per permettere la partecipazione di tutto il personale OSS, a seconda della turnazione; presso la Casa di Riposo,che mette a disposizione anche la logistica. Relatori il dott. Franco Vergnano Neurologo e la dott.ssa Valentina Deiana psicologa.

Primo servizio foto e video

Il servizio fotografico e la realizzazione di un video che raccontino il progetto ed i suoi protagonisti è importante sia per la valutazione del progetto che per la sua comunicazione. La fotografa ed il videomaker liberamente seguiranno le attività laboratoriali e la giornata dei pazienti per poi rielaborare il materiale e restituire le emozioni vissute durante il rapporto con la malattia. Il resoconto sarà su due piani: oggettivo, la narrazione delle tecniche usate dagli operatori OSS e dall’animatrice per l’approccio alla demenza, e soggettivo/emozionale, cosa il rapporto con la demenza provoca in loro. L’attività si ripetera nei mesi di giugno, settembre, dicembre 2020

Realizzazione Memofilm:

I filmati sono costruiti sul vissuto del paziente attingendo al suo patrimonio di affetti, luoghi cari e oggetti familiari, ma non solo e necessariamente, e fanno riferimento al suo deterioramento cognitivo, ai suoi disturbi comportamentali e psichici. Il PIANO OPERATIVO del singolo filmato prevede diverse fasi: Fase istruttoria: raccolta e analisi dei dati, sia clinici attraverso l’esame della documentazione sanitaria, sia biografici tramite la testimonianza dei familiari, per arrivare a definire gli obiettivi individuali perseguibili. Fase produttiva: ripresa delle scene ed edizione del Memofilm, con valutazione del gruppo di studio e dei familiari del paziente attraverso la visione preventiva del filmato realizzato. Fase di somministrazione del Memofilm al paziente secondo modalità e tempi da definire.

Prima valutazione

Il piano di comunicazione interno prevede momenti di incontro collettivi, cui partecipano tutti gli attori del progetto, per la valutazione delle attività e la verifica in itinere del raggiungimento degli obiettivi prefissi. Prima di ogni valutazione saranno somministrati brevi questionari agli operatori ed ai volontari per avere una visione interna ed esterna della percezione dell’andamento del progetto. A questo si aggiungeranno i report dei medici curanti, del neurologo e della psicologa. Nel mese di gennaio, prima dell’incontro di chiusura per la restituzione dei risultati, ci sarà la valutazione finale che verrà utilizzata per la rendicontazione del progetto e come base di partenza per la progettazione futura. Sono previsti altri momenti di valutazione in luglio e ottobre 2020 e gennaio 2021.

Laboratorio pet terapy

Perché lavorare con un animale? Sicuramente lavorare e interagire con un altro essere vivente risulta essere un valore aggiunto, in quanto prova delle emozioni e reagisce in maniera differente a secondo della situazione che sta vivendo. Questa attività riduce l’ansia e l’aggressività; stimola la motricità; accresce la disponibilità relazione e la verbalizzazione emotiva. Il ruolo terapeutico degli animali si inquadra nella ricerca dei nuovi modelli di bioetica medica che si richiamano al paradigma del Caring e che assegnano largo spazio a interventi “dolci”, basata sullo spostamento dell’attenzione dalla malattia al malato e dal malato alla persona. La attività saranno sviluppate da un operatore accompagnato da un cane.

Realizzazione giardino

Il giardino alzheimer è un’opportunità di attività all’aperto in uno spazio sicuro e protetto. Un piccolo spazio verde interno alla struttura verrà trasformato in un giardino, seguendo tutte le tecniche necessarie per mettere in sicurezza gli ospiti della Casa di Riposo che lo utilizzeranno. Intorno ad una zona verde centrale, dove ci sarà una zona dedicata alla erbe officinali e ai fiori, sarà costruito un camminamento coperto. Inoltre è prevista la realizzazione di una zona attrezzata con piani di lavoro dove gli ospiti potranno dedicarsi ad invasare le piantine, bagnarle, dedicare cura al verde.

Organizzazione incontro finale

Dal mese di ottobre si inizierà la raccolta degli elaborati, frutto delle attività laboratoriali, da esporre come traccia visiva, in aggiunta al materiale fotografico, video e cartaceo, per la narrazione del progetto durante l’incontro finale. All’incontro saranno presenti tutti i partecipanti al progetto, che a vario titolo e con modalità diverse esporranno il risultato della loro partecipazione e del loro ritorno in termini personali, se singoli, o dell’ente che rappresentano, se associazioni o istituzioni. All’incontro verrà data visibilità tramite stampa ed inviti personalizzati, e sarà un momento di restituzione e di visione futura.

Potenziale di crescita e di replicabilità

Il progetto ha possibilità di crescita all’interno della Casa di Riposo in quanto le attività possono essere proposte per tutti gli ospiti presenti, ancora non affetti da demenza e/o affetti da altre patologie per lavorare sulla prevenzione dell’insorgere della malattia; del Comune di Fubine M.to in quanto le attività possono essere esportate all’esterno, nelle famiglie che decidono di accudire in casa il parente affetto da demenza senile. La partecipazione ai corsi proposti, replicati negli anni, permettono di preparare un gruppo di volontari che collabori sia con la struttura che direttamente con i caregivers famigliari. Nel lungo periodo, con il coinvolgimento degli organi istituzionali preposti, il Comune di Fubine M,to potrà divenire dementia friendly. A tale scopo si stanno già attivando contatti con l’Associazione LA PIAZZETTA di Ivrea, per confrontarsi sulle metodologie da loro applicate. Replicabile in altre strutture, che mettono a disposizione i locali, il personale, gruppi di volontari, i loro contatti con enti e associazioni del territorio. Con PER MANO NEL VUOTO vogliamo, nei prossimi 5 anni, far diventare il nostro territorio altamente sensibile ed attento alle persone affette da demenza senile, e ampliare l’utilizzo delle attività trasversali per la loro cura, arrivando ad impattare positivamente sulla spesa sanitaria delle famiglie e delle strutture coinvolte.

Condividi